Il discorso di chiusura Anno rotariano 2022723 – Presidente Gian Luca Rossi


IL DISCORSO DI FINE MANDATO DELLA ANNATA ROTARIANA 2022 / 2023

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È legittimo che mi chieda se ho saputo assolvere l’incarico di Presidente dell’anno che sta per concludersi in cui mi onoro di avervi rappresentato.
Non sono certo io a poter dare una risposta essendo solo Voi i possibili giudici: a me è dato solo di ricordare brevemente i profili e i momenti più significativi di un impegno altamente gratificante ma anche gravoso, rimettendomi al vostro giudizio.
Ho ritenuto, innanzitutto, doveroso – partendo dalla constatazione che i Presidenti che mi avevano preceduto avevano tutti encomiabilmente operato – ispirarmi a un principio di continuità con il passato, confermando l’impronta e lo stile peculiare del nostro Club, sempre attento, sin dalla fondazione, alla concretezza dell’attività sociale e di servizio, a rifuggire da formalità non essenziali, alla valorizzazione del mondo giovanile, a garantire nell’organico del Club una presenza femminile qualificata e numerosa, a rendere il Club sempre più partecipe della vita sociale e cittadina.
Partendo da questa premessa, ho ritenuto di operare, con quanti hanno voluto fattivamente offrirmi una indispensabile collaborazione, per confermare e, possibilmente, rafforzare e accrescere il ruolo e l’autorevolezza del nostro Club sia in ambito rotariano che cittadino, incrementandone la visibilità e l’immagine esterna.
Ringrazio il mio vice Presidente, il Consiglio Direttivo, il Segretario ed il Prefetto per la loro efficienza, i Presidenti di commissione, l’assistente del Governatore, il Rotaract, e il PDG Massimo Nannipieri per la sua vicinanza ed i suoi consigli, a tutti rivolgo un grazie per la disponibilità ed i suggerimenti che mi hanno dato strada facendo.
Un particolare ringraziamento rivolgo anche alle mogli ed ai mariti dei nostri consoci che da rotariani, sottolineo da rotariani, hanno vissuto con noi i vari momenti di quest’anno sociale, ci hanno aiutato a portare avanti le attività di servizio applicando il concetto di “famiglia rotariana”.
L’anno di servizio alla guida di un club richiede certamente un impegno notevole, ma è anche una grande opportunità di arricchimento. L’anno appena trascorso è stato infatti ricco di esperienze, emozioni, patemi d’animo, entusiasmi, un anno intensamente vissuto che mi ha senza dubbio arricchito umanamente e culturalmente.
Il continuo e costante accostarmi a tutti i soci, i diversi dialoghi, le più o meno veloci telefonate, i sorrisi, i mugugni, le parole di incoraggiamento, le critiche palesi o velate, hanno limato il mio carattere, hanno fatto sì che da ognuno di voi cari amici acquistassi qualcosa, hanno fatto sì che di ognuno di voi conoscessi meglio il carattere, gli interessi, il modo di fare.
Guardando indietro negli appunti di un anno e mezzo fa mi sono reso conto che molte cose che pensavo di potere svolgere non le ho svolte ed altre che neanche immaginavo si sono realizzate.
Questo è dovuto al fatto che ho cercato di calarmi il più possibile nella realtà cittadina nel sociale, cultura e giovani ed esplorando la parte istituzionale e amministrativa della città di Livorno cercando di cogliere il progetto più opportuno al momento ed il partner più affidabile.
È così che sono nati i progetti principali come il Centro Diurno Alzheimer con SVS, il convegno sulle Terme del Corallo con l’assessorato alla cultura, il Global Grant per Cuamm per i Medici con l’Africa con i Club dell’Area Tirrenica 3 e Casa Maristella con suor Raffaella realizzato dal gruppo consorti.
Sono convinto che il Rotary debba sempre più calarsi nella realtà cittadina in cui vive per cogliere davvero quelle che sono le esigenze e le emergenze principali senza ripetere stereotipi progettuali ripetitivi.
Il Rotary non può risolvere tutto e sostituirsi agli attori principali della società civile, ma ha l’intelligenza per potere individuare bisogni e partner giusti per promuovere progetti sostenibili nel tempo che è poi la missione principale del Rotary International.
Volevo poi fare una considerazione personale della mia esperienza di questo anno, ma che può essere utile anche a Vanessa, e cioè il concetto di “Consapevolezza del ruolo”.
Ammetto che appena iniziato ero assolutamente convinto di non essere all’altezza del ruolo ed ho vissuto con molta ansia i primi mesi poi mano a mano che iniziavano i primi contatti con gli operatori sociali della città ma soprattuto con le autorità cittadine è aumentata sempre di più la percezione che il Rotary è riconosciuto e stimato sia come brand che come Club e questo mi ha permesso, e permetterà a te Vanessa, di aprire porte ed ottenere opportunità come attore principale della società civile.
Questo che io ho chiamato “Consapevolezza del ruolo” permette di raggiungere obiettivi ampiamente superiori alle sole capacità personali sostituendo il proprio profilo personale con quello Istituzionale del Rotary International.
Questo non vuole essere un concetto di arroganza o superiorità ma la piena consapevolezza che la storia ultra centenaria del Rotary nel mondo e la sommatoria delle nostre presenze, ormai cento anni del club, nel tessuto cittadino ci offre grandi vantaggi ma anche un grande senso di rispetto per la credibilità raggiunta.
Ho cercato di essere presente ogniqualvolta eravamo invitati e di sostenere tutte quelle iniziative che vedevano coinvolta la città nel settore del sociale e della cultura perché la vera testimonianza è la partecipazione.
Di pari passo il Club ha mantenuto ed incrementato la sua presenza sui media locali giornali e TV, sui social e mi piace ricordare e ringraziare Il Tirreno per il sostegno come media partner durante la campagna raccolta fondi del Calendario dell’avvento iniziato a fine novembre fino al 24 dicembre.
Dobbiamo poi continuare le splendide iniziative Interclub con i Club della Area Tirrenica, con il Rotaract, ricordo anche la valida collaborazione con il Soroptimist senz’altro da ripetere, ed infatti la vera forza del Rotary è la convivialità che ci da forza e vigore.
Permettetemi di ringraziare lo Yacht Club che come ogni anno con gentilezza e professionalità ci supporta e ci sopporta sempre puntuali e collaborativi.

Mi avvio alla conclusione dicendo che il Rotary guarda al futuro.
Se il Rotary resiste ancora nel tempo dopo 118 anni dalla sua fondazione, è perché è nel concetto di ruotare che si realizza un piccolo miracolo; ogni volta che la ruota gira e il club si rinnova, come questa sera, il club si adopera per apportare sempre nuova linfa, nuova energia, nuove idee e nuove mani per consentire al progetto rotariano di svilupparsi e concretizzarsi sempre più nel futuro.
Auguro a ciascuno di noi di saper vivere il futuro del Rotary con sentimento per apprezzare ancora di più i valori e le opportunità che il nostro grande sodalizio ci può dare. I nostri valori etici e morali sono il percorso, il futuro verso cui ci dobbiamo orientare, armati di sentimenti positivi: solo così potremo realizzare i nostri progetti e cogliere le opportunità che il Rotary offre.
Sono felice di poter dire che chiudo un anno di servizio in cui il Rotary ha lasciato qualcosa di concreto, di tangibile sul territorio, qualcosa che è stato nei mesi scorsi, è oggi e sarà domani, utile alla comunità.
Nello stesso tempo spero di aver lasciato in ciascuno di voi qualcosa che non è tangibile, ma che spero vi abbia portato un po’ di positività e di serenità in un periodo tanto buio come quello che abbiamo appena vissuto: la mia fiducia nel Rotary e il mio orgoglio di essere Rotariano, il mio affetto per tutti voi e il mio grande abbraccio
Buon Rotary!

Gian Luca Rossi

29 giugno 2023