Il Tirreno – Heroides, dal mito alla danza L’opera di Ovidio per le donne


Heroides, dal mito alla danza
L’opera di Ovidio per le donne
Il Rotary club e lo spettacolo che coinvolge le giovani generazioni
Turinelli: «Raccolta fondi a favore delle vittime di violenza»



Francesca Suggi Livorno «Questo evento ci consente di raccogliere fondi da investire in progetti a favore delle donne vittime di violenza. Questo per noi è molto importante». La presidente del Rotary Vanessa Turinelli presenta, con grande onore, lo spettacolo di domenica 26 novembre alle 17 sul palco del Goldoni, ” Heroides, dal mito alla danza” spettacolo di arti miste a cura del Rotary Club Livorno.Medea a Giasone: coreografia Stefania Valdiserri, Eimos Centro Formazione Danza; regia Emanuele Gamba e drammaturgia: Elisabetta Porta.Ventuno lettere d’amore o di dolore, in apparenza scritte da famose eroine ai loro mariti od amanti, con al centro il sentire femminile. Queste sono le “Eroidi”, dal latino “Heroides, una raccolta di epistole immaginarie che il poeta Ovidio, uno dei massimi esponenti della letteratura latina, compose a più riprese tra il 25 avanti Cristo e l’8 dopo Cristo.Proprio con quest’opera, Ovidio dette vita a un nuovo genere letterario, quello della raccolta di lettere d’amore in distici elegiaci, affermandosi come uno dei principali interpreti della poesia classica. Influenzato da Euripide, secoli dopo Ovidio rappresentò un modello anche per Boccaccio nella sua “rivalutazione femminista”.Le “Eroidi” sono un’opera antica, scritta duemila anni fa, eppure così moderna. Incredibilmente attuale. Nella prima serie delle “Eroidi”, dalla prima alla quindicesima lettera, Ovidio fa parlare le più famose eroine del mito greco, alcune riprese dalla mitologia latina, mentre nella seconda serie, dalla sedicesima epistola alla numero ventuno, il poeta romano attinge esclusivamente dalla mitologia dell’antica Grecia. Le più importanti epistole sono sicuramente quelle tra Penelope ed Ulisse, Briseide ed Achille, Enone e Paride, Fedra ed Ippolito, Arianna e Teseo, Medea e Giasone, Didone ed Enea, Saffo e Faone. Nel complesso, tuttavia, quello che emerge dal poema è la forza dell’amore e la capacità di questo di stabilire comunicazione ed empatia. I sentimenti e le intese umane, in millenni di storia, non sono mutati.Le “Eroidi” evidenziano una classicità straordinariamente moderna. Motivo per cui il Rotary Club Livorno, impegnato a raccogliere fondi per realizzare una casa famiglia di semi autonomia a favore delle donne vittime di violenza, ha scelto di proporre uno spettacolo tratto da questa raccolta di epistole per implementare la sua “mission”. Di questo evento, che andrà in scena domenica 26 novembre, appunto, lo stesso Rotary è ideatore e produttore. La data dello spettacolo, per la regia di Emanuele Gamba e la drammaturgia di Elisabetta Porta, non è stata scelta a caso. Il 25 novembre, infatti, si celebra la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.«È uno spettacolo interessante sotto vari punti di vista», afferma Vanessa Turinelli, alla guida del Rotary Livorno, che ha voluto fortemente questo evento. «È uno spettacolo importante perché porta la cultura in teatro attraverso l’opera di Ovidio, che è un’opera classica ma che potrebbe essere scritta oggi, perché vi porta l’arte, dal momento che nello spettacolo ci sono la danza, la musica, c’è la prosa, ma anche perché al centro di tutto ci sono le giovani generazioni, secondo un ideale ponte che collega il mondo antico al futuro, come ben dimostra il fatto che gli interpreti, compresa l’attrice principale, sono tutti molto giovani».In effetti, fatta eccezione per l’attore Santo Pagano, lo spettacolo prevede la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze dell’istituto Niccolini Palli e di alcune scuole di danza di Livorno, dalla Dea alla Eimos, da Danza e Movimento alla ST Danza. Anche l’attrice principale, Isabella Tei, è una studentessa. Il che dà una connotazione del tutto particolare alla rappresentazione.La presidente Turinelli, infine, ribadisce un aspetto fondamentale: «Venire a vedere lo spettacolo del 26 novembre, dunque, non sarà solo il modo di gustarsi un’opera eccellente, ma potrà anche contribuire concretamente alla realizzazione di una casa famiglia e di altre iniziative a favore delle donne in difficoltà». Info. I biglietti per lo spettacolo “Eroidi” hanno un costo di 15 euro intero, 7 euro ridotto. Per le scuole esiste una formula particolare: ogni 10 ragazzi, che usufruiscono del ridotto a 7 euro, l’accompagnatore potrà entrare al Goldoni al prezzo simbolico di 1 euro