Il Tirreno – Inaugurato a Livorno il primo centro per malati di Alzheimer


 

Novità assoluta grazie al Rotary club e alla Svs: «All’interno verrà riprodotta la sala d’attesa di una stazione»

19 novembre 2022


LIVORNO. «Vi sarà capitato nella vita di vivere qualche secondo di smarrimento, magari per essersi persi in qualche luogo: ebbene pensiamo a quelle persone che in queste condizioni ci vivranno per il resto della loro vita e a quel punto capiremo esattamente cosa vuol dire soffrire di Alzheimer».

Mai poteva essere più felice il colpo di pennello verbale col quale l’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli fa capire cosa voglia dire essere affetti dalla malattia. L’occasione è offerta dalla inaugurazione del centro Alzheimer realizzato dalla Società volontaria di soccorso al piano terra nella sede della Compagnia portuali di via San Giovanni, utilizzando locali da tempo inutilizzati. Una struttura accogliente e luminosa che può ospitare sino a 24 utenti e che è stata impostata con i criteri più moderni in tema di lotta alla malattia facendo sì «che gli spazi non restino un mero sfondo in cui le persone passano il loro tempo – recita una nota – ma che ma che sappiano diventare un vero e proprio strumento da utilizzare come una terapia».

Ciò significa che gli anziani nel centro troveranno una finta cucina e una finta sartoria nelle quali potrebbero trascorrere le ore, magari ritrovando qualche frammento di memoria del tempo che fu . Oppure la terapia del viaggio, una vera e propria simulazione di un viaggio in un treno degli anni Settanta-Ottanta per favorire memorie di viaggi passati. Sui muri immagini di località cittadine come i bagni Pancaldi o il bar Dolly con il solito fine di stimolare antiche piacevoli emozioni. Poi poltrone antiscivolo e le stanze per la musicoterapia e la cromoterapia esercizi che hanno il pregio di far attivare o rilassare gli anziani rispetto alle esigenze del momento . E poi le bambole per la cosiddetta “Doll Therapy”, ovvero per far sì che l’anziano accudisca la bambola proprio come se questa fosse un bambino.

Il Rotary club Livorno, rappresentato dal presidente Gianluca Rossi, ha contribuito alla realizzazione del centro con la creazione della terapia del viaggio, che «rappresenta il progetto principale del nostro club dell’annata rotariana 2022-23 – scrive il Rotary – e che consiste in una ricostruzione fedele di un comparto ferroviario degli anni Settanta, con tanto di sala di attesa di una stazione, al cui interno al posto del finestrino viene riprodotto realisticamente un vero viaggio».

A presentare il nuovo centro ieri al Lem, esattamente al piano sopra il centro anche la presidente della Svs Marida Bolognesi, il presidente della Regione Eugenio Giani, il sindaco Luca Salvetti, il direttore generale dell’Asl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani e l’ex direttore del reparto di nurologia dell’ospedale di Livorno Giuseppe Meucci. Al centro si accede sia tramite medico di famiglia oppure dopo un incontro al Punto Insieme dei vari distretti Asl. A Livorno sono 2.200 gli affetti da Alzheimer che colpisce dai 65 anni in su. Tra i geriatri esiste una scuola di pensiero per la quale la vecchiaia, visto l’allungamento della vita, inizierebbe invece a 75. Ma l’Alzheimer ancora non lo sa.