Il Tirreno – Nella vetrina del Livorno Music Festival parata di grandi maestri e giovani talenti


Alla sua decima edizione, propone generi per tutti i gusti e punta molto sui giovani. Protagonisti da tutto il mondo
l’evento Roberto Riu
Combinazione di vari generi musicali ed una sempre maggiore attenzione ai giovani, sia come musicisti, sia come ascoltatori partecipi. Sono queste le linee guida principali della decima edizione di Livorno Music Festival presentata ieri a Palazzo Comunale: una decima edizione che arriva dopo mesi di chiusura totale di ogni attività musicale a causa del Covid e che vede ora una ripresa, sia pure con tutte le dovute cautele: «L’edizione odierna di Livorno Music Festival – commenta il sindaco Luca Salvetti – così come è stata pensata si sposa in pieno con la linea tenuta dall’amministrazione comunale. Un sindaco, un’amministrazione, di fronte ad quadro di questo tipo poteva giocare in maniera furba dicendo vista la situazione mi ritiro tranquillamente nei miei alloggi e faccio sì che a Livorno non accada nulla, che si annulli tutto e che, indipendentemente dal fatto che nella nostra città da due mesi e mezzo ci sia lo zero o quasi nella casella dei positivi, diciamo che non si fa niente. Amministrare una città non è questo, amministrare una città significa fare delle scelte e prendersi delle responsabilità in maniera seria. Fare perciò degli eventi, farli perchè è consentito, farli in maniera sicura ed attenta alla salute dei cittadini.» Sullo stesso tema si è soffermato anche l’assessore Simone Lenzi: «La soluzione più semplice per questo festival, così come per Effetto Venezia, era non se ne fa di niente, se ne riparla il prossimo anno. Ma ciò è sbagliato perchè, al di là del complesso quadro normativo, le cose si possono fare. E perciò si devono fare. Mi fa poi piacere che Livorno Music Festival si intersechi con Effetto Venezia.» Organizzata come sempre dell’Associazione Amici della Musica di Livorno l’edizione odierna di Livorno Music Festival prenderà il via giovedì e si protrarrà sino al 6 settembre articolandosi in tredici concerti, di cui dodici serali ed uno all’alba, dislocati in cinque luoghi della città ovvero la Fortezza Vecchia, Palazzo Huigens, il Museo di storia naturale del Mediterraneo ed il Grand Hotel Palazzo dando vita ad un cartellone di eventi che vede la compartecipazione del Comune, dell’ISSM “P. Mascagni” e di Scorpio Pubblicità con il contributo della Fondazione Livorno e della Regione Toscana. A ciò si aggiungono le collaborazioni di Effetto Venezia, Fondazione Scuola di Musica di Fiesole, Fondazione Teatro Goldoni, Fondazione Piaggio ed il patrocinio della Provincia di Livorno, della Fondazione Livorno Arte e Cultura e dell’Autorità Portuale, mentre fra gli sponsor figurano Gianni Cuccuini, Rotary Club Livorno ed Oriente Livorno, accanto agli sponsor tecnici Hotel Gran Duca Livorno, MGallery Grand Hotel Palazzo e Menicagli pianoforti. Sui vari palcoscenici si esibiranno ben trentadue musicisti di fama internazionale e quarantasette giovani talenti selezionati provenienti da tutto il mondo. In tal senso va segnalato che le master classes connesse al Livorno Music Festival hanno raggiunto i centosettantatrè partecipanti, superando perciò i numeri della scorsa edizione: «Livorno Music Festival 2020 – sottolinea Vittorio Ceccanti, direttore artistico della manifestazione – sarà un’edizione molto speciale. Si festeggiano i primi dieci anni di attività, un traguardo importante, in un anno particolarmente complesso per la situazione attuale che stiamo vivendo. Molte difficoltà le abbiamo dovute affrontare in fase organizzativa e molte le limitazioni nello svolgimento delle attività. Ma abbiamo investito e scommesso sull’andare avanti con il coraggio e la determinazione di sempre insieme al nostro staff, ai preziosi artisti che partecipano, all’Associazione Amici della Musica di Livorno e che organizza la manifestazione e tutti i partner coinvolti.» Vittorio Ceccanti, Marco Luise (presidente ISSM “Mascagni”), Cinzia Pagni (vicepresidente Fondazione Livorno) e la violoncellista Anna Serova hanno inoltre evidenziato il ruolo dei giovani, ovvero i nuovi talenti, ma pure la necessità di attrarli all’ascolto ed in tal senso va la contaminazione di generi musicali, richiamata in apertura, dove troviamo le espressioni del Romanticismo accanto ai Beatles ed alle atmosfere jazz della “Rapsodia in blu”. —