District Grant annata rotariana 2021-22 : Rilancio del Barocco Livornese. Il restauro di due statue della Chiesa di San Ferdinando


Il Rotary Club Livorno persegue da anni un disegno di sostegno dello sviluppo turistico – economico della città, attraverso l’implementazione di progetti di rivalutazione delle sue opere artistiche e di abbellimento di alcuni dei suoi luoghi più caratteristici.

Il progetto di questo anno, che ha beneficiato anche di un importante finanziamento della Rotary Foundation, si è posto l’obbiettivo di valorizzare la bellezza della parte barocca della nostra città e la scelta è caduta sulla Chiesa di San Ferdinando, detta “San Ferdinando alla Crocetta”, ubicata nello storico quartiere della Venezia. Inauguriamo infatti oggi il restauro delle sue due statue marmoree di maggior pregio: SANT’ENRICO II DI GERMANIA e SANT’EDOARDO RE.

A fianco del Rotary Club Livorno la Banca di Credito Cooperativo di Castagneto Carducci, la Soprintendenza ai beni artistici e architettonici, hanno contribuito per raggiungere questo importante obiettivo.

La Chiesa di San Ferdinando rappresenta uno dei più considerevoli esempi del così detto ”barocco livornese”, che a sua volta si configura come uno dei più rilevanti aspetti del barocco toscano. Si trova nella immediata prossimità del Museo della Città, sede di importanti mostre, e polo di aggregazione culturale sempre più importante. E’ per questo motivo che il progetto è stato caldeggiato non solo dalle Autorità civili e religiose cittadine ma anche dalle Guide Turistiche Livornesi.

La chiesa presenta un notevole carattere di multiculturalità, evidenziato anche dalle statue di Sant’Edoardo di Inghilterra, di Sant’Enrico di Germania, di San Casimiro di Polonia e di San Leopoldo d’Austria. Significativo è il fatto che si sia sempre contraddistinta dalla sua nascita per le attività tese alla liberazione dalla schiavitù, grazie all’opera dei Padri Trinitari che l’hanno da sempre gestita in questa ottica.

Per il restauro si ringraziano la Dott.ssa Valeria Pulvirenti, che ha diretto curato l’intervento e l’Arch. Valentina Pieri dello studio Eutropia Architettura, che ha supervisionato il cantiere.

 

 

 

 

 

Breve descrizione delle due statue

Entrambe le statue sono opera di Giovanni Baratta (Carrara 1670-1743) e sono in marmo bianco di Carrara. Sant’Edoardo Re è collocato su un piedistallo delimitato ai bordi anteriori da due volute coperte da un tralcio fiorito. Il sovrano, raffigurato in posizione eretta ha calzari di foggia classica, veste un’armatura coperta da un manto fittamente drappeggiato, fermato sul fianco destro dal gesto della mano, mentre una corona di foglie gli incorona il capo. Ai piedi del re sono collocati una corona e un elmo. Sant’Enrico II di Germania, è collocato su un piedistallo delimitato ai bordi anteriori da due volute coperte da un tralcio fiorito. Il sovrano, raffigurato in posizione eretta veste un’armatura coperta da un mantello definito da un’accurata scelta di particolari, la mano sinistra sorregge la corona.